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ECO-EARTH

Il progetto di ricerca ECO-EARTH - TERRE PROIETTATE PER UNA INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI ECO-SOSTENIBILE E A MISURA D'UOMO (codice progetto FISR2019_00245) è finanziato nell'ambito del FONDO INTEGRATIVO SPECIALE PER LA RICERCA (FISR) nell'area di specializzazione Tecnologie per gli Ambienti di Vita (area ERC: PE - Physical Sciences and Engineering).

Contributo complessivo: Euro 1.536.968,43

Contributo unità di Modena: Euro 643.615,00

Durata: 24 mesi

Il progetto di ricerca, coordinato dal CRICT-UNIMORE con la partecipazione dell’Università di Parma e dell’Università di Perugia, è guidato dal Prof. Angelo Marcello Tarantino del CRICT e può essere qualificato come un’evoluzione della terra battuta, utilizzata originariamente anche per la Grande Muraglia Cinese.  Il nuovo materiale realizzato ottimizzando la miscela e la tecnica di posa in opera della terra battuta, è stato nominato terra proiettata (shot-earth) e può essere ampiamente impiegato dalla moderna industria delle costruzioni civili. La miscela di una terra proiettata è innovativa ed eco-compatibile (7 parti di terreno, 7 parti di sabbia, e 2 parti di cemento) rispetto ad una malta tradizionale: permette di impiegare direttamente il terreno di scavo, di utilizzare la sabbia proveniente da scarti industriali e di ridurre notevolmente il contenuto di acqua e di cemento utilizzati (rispettivamente per un massimo del 3% e del 12% del peso). La posa in opera, che consiste nell’applicazione a spruzzo della miscela, risulta di rapida esecuzione, in quanto non richiede l’usuale operazione di compattazione della massa. La malta impiegata nella tecnologia ha inoltre un costo inferiore rispetto alla malta ordinaria di circa il 30%, oltre al fatto che, impiegando terreno di scavo, si produce un ulteriore risparmio in termini di smaltimento delle terre di scavo, che altrimenti andrebbero portate in discarica. Le costruzioni realizzate con la tecnologia delle terre proiettate sono caratterizzate da un elevato confort abitativo dovuto all’ottimo comportamento termo-igrometrico di questo nuovo materiale. Nello specifico l’elevata resistenza termica del materiale, unita alla realizzazione di getti di spessore significativo, consentono di ottenere pareti o pannelli con notevoli capacità isolanti. Saranno impiegate tecniche di monitoraggio molto innovative che sfruttano la funzionalizzazione/integrazione della terra proiettata con sistemi smart. In pratica, la terra proiettata sarà additivata con nano-micro fillers elettricamente conduttivi (nanotecnologie) per misurare, con continuità e in modo completamente non invasivo, le variazioni delle proprietà meccaniche e fisiche, quali deformazioni, temperatura e umidità.

I risultati delle varie analisi convergeranno nella redazione di linee guida sulla tecnologia e il monitoraggio delle terre proiettate. “Il gruppo di ricerca – conclude il Prof. Tarantino - è convinto che proprio la redazione di tale linea guida sia in grado di conferire al progetto una grande potenzialità in termini di ricaduta economica ed industriale. Le imprese di costruzioni, nuove o già operanti nel mercato, avranno l’opportunità di specializzarsi in una tecnologia emergente, dalle grandi potenzialità nell’ambito delle costruzioni sostenibili, e di ottenere brevetti e marchi delle proprie miscele e tecniche di messa in opera per una molteplicità di applicazioni tecniche e di prodotti per le costruzioni civili”.